lunedì 27 febbraio 2012

l'intolleranza al lattosio distinta dall' allergia al latte

   

            
             L'INTOLLERANZA AL LATTOSIO

              COS’E’:
 
 l’intolleranza al lattosio è l’ incapacità, da parte dell’organismo, di digerire lo      zucchero   del latte(lattosio),  composto dall’unione di 2  zuccheri semplici : Galattosio     glucosio. in un individuo sano  tali monosaccaridi vengono scomposti  dall’enzima “lattasi”,  rendendo il lattosio,  e di conseguenza il latte che lo contiene,  digeribile.
In un soggetto intollerante invece questo enzima manca  o lavora poco, per cui il lattosio rimane composto e non digeribile, giungendo nel colon nella sua forma complessa lì ,la flora batterica del colon interviene  per scomporlo : lo sottopone ad una reazione di fermentazione, producendo una significativa quantità di anidride carbonica e idrogeno. Questi gas in parte vengono assorbiti nel sangue, in parte vengono espirati dai polmoni.
       

               SINTOMI:
        Difficoltà a digerire, meteorismo, pesantezza di stomaco, grampi e spasmi,         
             sindrome del colon irritabile, dolore-bruciore al retto, senso di gonfiore, diarrea
           o stipsi. L’ingestione del lattosio, da parte di un intollerante comporta un
            infiammazione gastrointestinale.

               DIAGNOSI: 
  
Il Breath test,o test del respiro, è un mini esame non invasivo, che permette di
stabilire se l’ingerimento del lattosio scatena una produzione di idrogeno.
In sede di analisi il paziente deve  ingerire del lattosio puro ed espirare dentro un palloncino, per poi ripetere l’espirazione altre 3 volte a distanza di 30minuti l’una dall’altra.il test ricerca, nell’area espirata dal paziente,le eventuali tracce di idrogeno.In caso di positività il soggetto risulta intollerante.


DIETA::
 l’intolleranza al lattosio è dose –dipendente, significa che la soglia di tollerabilità del lattosio, varia da soggetto a soggetto:
 C’è chi riesce a digerirne una certa dose che,solo se superata, crea i fastidi gastrointestinali, e chi, invece, non riesce a  sopportarne neppure una quantità ridotta.
Nel primo caso, il soggetto intollerante può sostituire il latte e i suoi derivati con :
-          prodotti vegetali: di soya, riso, kamut, mandorla
-          prodotti con dicitura “ad alta digeribilità”, di origine animale, ma  sottoposti industrialmente ad un processo di  scissione degli zuccheri atto a ridurre il contenuto di lattosio; ad oggi ,in commercio si possono trovare,latte mozzarella, stracchini, formaggi spalmabili ,budini, yogurt ad alta digeribilità.
Nel secondo caso, il soggetto deve seguire una dieta, priva di latte di origine animale.


Ma attenzione, il lattosio può essere contenuto anche in prodotti "insospettabili", non solo, quindi, è presente in prodotti caseari, gelati, besciamella, budini, dolci,merendine, cioccolati ma può essere presente anche in:

salumi
hamburger;
salse e sughi pronti
alcuni piatti già pronti
 dadi da brodo
alcune cioccolate fondenti
sorbetti
alcune caramelle
alcuni prodotti da forno
             farmaci

            per questo è bene leggere attentamente le etichette dei prodotti ed escludere  
            dalla dieta anche quelli indicanti : latticello e/o latte in polvere.
         
          Si possono, invece, assumere tranquillamente, prodotti contenenti “proteine del  
           latte”. (solo in caso di allergia al latte,che vedremo di seguito, tali prodotti sono
           tassativamente  esclusi dalla dieta)


Inoltre è bene sapere che:

I formaggi a lunga stagionatura possono essere assunti da tutti gli intolleranti al lattosio in quanto durante la lavorazione-maturazione perdono del tutto, o quasi, il loro zucchero.
 Ne sono esempio l’ Emmental- il grana- il provolone- il pecorino- il  parmigiano reggiano 36 mesi.

 Lo yogurt è un’altro alimento che si può assumere senza alcun problema: il gran numero di fermenti lattici lavorano e scompongono il  lattosio, evitando a noi questo lavoro,che ringraziamo e, ci godiamo il nostro yogurt!  
                              
      I prodotti caseari a ridottissimo contenuto di lattosio possono essere assunti anche da coloro che all’inizio non sopportano neppure piccole quantità di questo zucchero ma che, a seguito di una dieta iniziale atta a disinfiammare e rilassare il colon, riacquisiscono una graduale  tollerabilità (sono rarissimi i casi di intolleranti, non aventi l’enzima lattasi e quindi impossibilitati all’assunzione anche ridotta di lattosio ).
     
le pillole di lattasi, ,da acquistare in farmacia, consentono di digerire senza fastidi,
circa5 grammi di lattosio, (circa 100 ml di latte).la posologia deve essere adattata casoper caso in funzione alla gravità dei sintomi e alla quantità di lattosio ingerito. La dose non deve mai superare dosi consigliate nelle indicazioni. (attenzione, se siete ancheallergici ai lieviti, guardate attentamente la composizione delle pillole, in alcuniintegratori di lattasi,  gli eccipienti contengono elementi derivanti da funghi e muffe).

 L’intolleranza al lattosio è ben diversa dall’allergia al latte o meglio alle proteine del latte. Vediamo nel concreto di cosa si tratta:



 ALLERGIA AL LATTE

  COS’E’ E COME SI MANIFESTA:
    L’allergia alle proteine del latte, in quanto allergia, coinvolge il sistema immunitario, come è stato detto nel capitolo delle ige mediate, l’assunzione dell’allergene (in questo caso le proteine del latte: caseine e betalattoglobulina) crea un campanellino dall’allarme,nel fisico dell’allergico. alla seconda esposizione all’antigene, (seconda volta in cui viene ingerito il cibo incriminato) scatta la difesa naturale dell’organismo, i mastociti si attivano, rilasciano istamina e provocano  infiammazioni e lesioni a livelli di uno o più apparati : respiratorio, gastrointestinale ,cutaneo sino ad arrivare a  volte allo schock anafilattico. Spesso, però, questa allergia è mediata non da ige ma da altri anticorpi quali gli: IGG. I sintomi sono dunque più seri, e spesso ne consegue una malattia gastrointestinale(capito delle ige non mediate)


DIAGNOSI:
 L’allergia alle proteine del latte poiché spesso non mediata da ige non è sempre diagnosticabile con il prick test o il rast test, la vera diagnosi consiste nel test di scatenamento(visto nel cap. delle allergie ige mediate) e nella ricerca di eventuali malattie causate da questa allergia(enteropatia, enterocolite….)

CURA:
l’allergia alle proteine del latte è molto più frequente nell’età pediatrica in quanto il sistema immunitario è ancora immaturo o diciamo inesperto alla sopportabilità e al riconoscimento di certe proteine, confondendole con avversari da sconfiggere, nel tempo,dopo una dieta di completa eliminazione del latte la maggior parte dei bambini affetti da tale allergia supera tale inconveniente proprio perché il suo sistema immunitario matura,e affina la capacità di risposta.E’ però stato accertato che tali individui rischiano maggiormente rispetto ad altri, di maturare nel tempo altre allergie alimentari.
   Nei soggetti adulti la remissione dell’allergia è più lunga o volte impossibile soprattutto se è stata diagnosticata in ritardo.l’unica cura possibile è seguire una dieta totalmante priva di latte utilizzando prodotti sostitutivi vegetali o latte sottoposto al trattamento di idrolisi attraverso il quale le proteine (componenti essenziali nel causare le  manifestazioni allergiche) vengono scisse fino ad arrivare a dei frammenti talmente piccoli, inferiori a 6.000 Dalton ( Dalton = unità di massa: 1/16 della massa di un atomo di ossigeno) limite al di sotto del quale si ritiene che i componenti delle proteine perdano gran parte del loro potere allergico.
Bisogna fare attenzione anche a tutti i prodotti contenenti seppur minime tracce di latte, che siano alimenti caseari e non. A differenza dell’intolleranza, l’allergia non è dose dipendente quindi anche una minima dose è compromettente per la salute,sono vietati dunque molto prodotti consentiti agli intolleranti.
Leggete attentamente le etichette anche nelle margarine,nella panna da cucina e da dolci, anche se vegetali, a volte non contengono lattosio ma hanno le proteine del latte; escludete inoltre latte ad alta digeribilità, perché seppur con minimo lattosio ( e quindi consentiti agli intolleranti) mantengono le proteine; attenti ai dadi vegetali se non espressamente indicanti “senza latte” e a tutti i prodotti già citati per l’intolleranza al lattosio.
   Tra il latte consentito pare che il latte d’asina possa essere assunto(vietato per i soggetti intolleranti a lattosio perché ne  è ricco ) ma non è ancora stato del tutto provato. Quindi non tutti i medici confermano questa tesi.





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