Ho 33 anni una vita bellissima alle spalle, un educazione impeccabile, una famiglia presente, un marito da invidia, prima amico, più confidente, più uomo e a volte ancora un po bambino, poi tenero marito.ho dei nipoti spettacolari, tutti mi hanno saputo rendere zia..mia sorella, mia cognata e adesso anche la cognata più piccola, che aveva solo 8 anni quando per la prima volta entrai in casa dei suoi....ho tutto...ho un sorriso che mi contraddistingue da sempre tanto da paragonarmi a Julia roberts, ho un sorriso che rallegra chi mi chiede aiuto,ho un sorriso che non perdevo neppure durante le torture in ospedale e i medici si congratulavano per questo, ho un sorriso che ha fatto innamorare mio marito.....
.ho un sorriso che ha preso in giro tutti , me compresa!!!!.....
getto la maschera e divento io...
sorridero' un giorno ma piangerò anche:la lacrima per il figlio mai avuto spegnerà il sorriso della maschera che portavo il giorno della prova di inseminazione, quando in sala le facce troppo, giustamente provate,venivano nel mio animo disapprovate da una voce ridicola che mi rassicurava e risuonava "tu sei più forte di loro, questa esperienza non scalfirà il tuo cuore!!!..
un altra fredda lacrima scivolerà giù sulle labbra sorridenti che rabbriviranno e d'istinto si raccoglieranno in aspetto silenzioso, lasciando che la goccia d'acqua bagni il petto tagliato 7 volte per un intervento non riuscito, proprio quando la forza della gioventù, alle prese con la laurea, copriva il dolore con pagine di tesi e studi tanto da impregnare la mente ed impedirne il passaggio di altri tristi pensieri; neppure la grande benda che portavo sotto il vestito di festa era cosi fastidioso di fronte al giorno del gran traguardo; io ero forte, con una benda in un corpo dolente, ero forte e laureata!!!
la terza lacrima scorre più veloce perchè la via oramai è spianata e scende sul quel viso rimasto troppo tempo asciutto, e cosi scivola giù con il gusto amaro di chi rivive ogni cosa con il suo giusto peso, peccato che le cose da ingoiare nel tempo sono diventate tante e il macigno è diventato grosso....
Rivedo le punture in pancia per la preparazione alla fivet, rivedo me in barella qualche anno prima quando ho realizzato che il figlio non sarebbe arrivato con facilità perchè l'endometriosi non avrebbe reso la vita facile: io sono li con quel maledetto sorriso che dedico ai miei e a mio marito prima di tremare di fottuta paura in sala preoperatoria, poi il sonno , il nulla, il risveglio e l'attacco di panico "brown ha mangiato?"le ovaie le ho?
Brown , il mio cane era la mia preoccupazione, il mio angolo di rifugio, il segno che Dio, nella perfezione che ha dato a lui, esisteva ancora, nonostante fossi in una sala maternità ,con i segni di laparoscopia, tra le urla delle gestanti e pancioni pronti a scoppiare,nonostante avessi già chiaro che la vita porta via una nonna quando hai solo tre anni, modificando per sempre la tua idea di vita felice, nonostante avessi già fatto il topo di laboratorio in tanti ospedali..Dio esisteva..io avevo un cane , un marito dietro il vetro prima che entrassi in sala, una mamma premurosa..e cosi ,dopo la crisi respiratoria post intervento , il mio sorriso era di nuovo stampato sul viso. io ero fortunata!!!!
ogni mese l'endometriosi ti mette a letto per almeno due giorni, ti distrugge per lo spossamento di ormoni e per i dolori lancinanti, ti fa sognare cani che non si trasformano in figli e culle alle quali ti avvicini e le scopri vuote..ma poi in fondo non è un tumore! ed allora io sono fortunata!!!!
e cosi se chi mi sta attorno pensa che io sia sfigata, il mio sorriso inganna le loro menti e da loro garanzia della mia salute, e a me garanzia che nessuno pone domande e scava in pensieri dolorosi; il mio sorriso,..il mio scudo alle mani pronte a sostenermi mentre io nego il mio bisogno di aiuto.Non dire a nessuno come stessi di merda era il mio rifugio al dolore, un dolore che se avessi mantenuto solo mio avrei potuto mandare in letargo e non sentirlo...ma come un grosso orso ,il grosso male del cuore si sveglia prima o poi!
oggi è quel poi...e il nodo in gola , le spalle bloccate, il caldo che scivola negli arti per poi gelarli, l astenia che ti tiene a letto , la paura che ti fa spalancare le finestre, il terrore di non aver saputo gestire nulla , di aver sbagliato nei vecchi consigli alle amiche , nel dire che tutto si risolve senza bisogno delle lacrime,la consapevolezza che io avrei dovuto risolvere e non accantonare, il terrore di chi per un anno ancora ha sopportato dolore per un ulteriore intervento non riuscito....oggi e' quel poi...sono sfinita!
e getto la maschera di me pagliaccio che al compleanno di mio nipote fa ridere i bambini e torna a casa soddisfatta, si spoglia del vestito e decide di mantenere il trucco in viso per farlo proprio..perchè come quei bimbi vuole credere che questa sia la vita: un pagliaccio che perde la strada e non riesce a raggiungere i fanciulli che urlanti gli indicano la via, e allora si incarreggia ma perde i suoi stracci che la valigia rotta, nell'aprirsi li sparpaglia ovunque, recupera i mutandoni e i pantaloni toppati e le maglie a pois e li rimette alla rinfusa dentro la valigia senza temere che gli stracci ,li arrangiati, possano cadere di nuovo ma, questa volta ,in modo talmente aggrovigliato da avere tanto bisogno di aiuto per essere piegati correttamente.
oggi a voi che nel sito non mi vedete da tanto, a voi alle quali ho sempre detto o mostrato con parole e ricette, che la vita va avanti comunque , dico..lasciate che i pagliacci vivano nei circhi e se vi imbattete in super donne sorridenti, non lasciatevi ingannare, perchè i super eroi non esistono!e non cercate di diventarlo, essere anche pierrot serve a volte a non entrare nel tunnel più grande dello sconforto di chi
ha riso fintamente tanto e si ritrova di punto in bianco a saper solo piangere!!!
Io? ho solo tolto la maschera e sto cercando a ritroso quella via dove ho deciso di indossarla , per appenderla al muro e dirle "no Grazie" da oggi rido solo quando è opportuno", perchè la vita è questo: dolore e gioia ed io, che ho una fottuta paura del dolore ho fintamente riso quando lui si impossessava di me.
Ma la vita non si inganna, lei ci ha creato e la mamma conosce sempre i propri figli e le loro debolezze!
ho una vita bella perchè ho il marito che tutte vorrebbero, una famiglia che mi ama... ma ho anche perso mia nonna all'età di tre anni quando ero troppo piccola per capire queste dinamiche della vita, ho sognato un figlio mai arrivato, ho subito inteventi pesanti e troppi medici hanno visti il mio corpo e sono stata una cogliona a pensare che ci sia sempre di peggio e che quindi valela pena ridere!!La vita non è una gara o un braccio di ferro, si può essere impauriti anche per malattie che non portano alla morte, e se solo le avessi vissute al momento le mie paure oggi non sarei in questa condizione...non vi posto un dolce dunque per natale ..ma un vero messaggio di cuore...ridete quando i vostri sorrisi sono veri, non accantonate i vostri problemi e non nascondenteli per fare bene agli altri perchè poi, quando crollerete, gli altri peneranno con voi una situazione ingombrante...stare accanto a chi vive nell'ombra è difficile quanto viverci,non risparmiateli dai vostri dolori, perchè prima o poi i vostri dolori vi vengono a ritrovare...vivete il momento con le emozioni del momento e poi gettatelo via e andate avanti cosi potrete godere immensamente dei bei momenti della vita senza tarli nascosti.
perchè ho scritto tutto ciò? perchè è il primo passo per uscire dal tunnel della depressione ammettere di esserci entrata! e forse la condivisione di sentimenti esce dagli schemi della depressione in se...il senso di solitudine..
un pensiero personalissimo: grazie alle mie cognate, famiglia, sorella, amica daniela e rosy..so che anche la vostra posizione non è facile ma grazie per l aiuto che mi state dando..e grazie a te maritone mio...se da ogni momento difficile rimane sempre qualcosa di buono, la certezza del nostro legame è quel qualcosa!
amici allergici lo sapevate che.....
INFORMAZIONI E RICETTE..TUTTO CIO' CHE PUO' ESSERE UTILE AL SAPERE
lunedì 15 dicembre 2014
martedì 22 luglio 2014
HAMBURGERS DI ZUCCHINE SENZA LATTE, GLUTINE LIEVITO
12 HAMBURGERS DI ZUCCHINE
3 zucchine
3 fettine di prosciutto cotto
1 uovo
pangrattato di mais q.b.
sale q.b.
bollite tre zucchine fatte a pezzetti..scolatele sino a perdere l acqua...schiacciatele con una forchetta unite un uovo un pizzico di sale tre fettine di prosciutto sminuzzato e del pangrattato di mais quanti basta sino a renderle lavorabili...formate delle polpette schiacciatele a mo di hamburger...ripassatele nel pangrattato e friggete in olio caldo
3 zucchine
3 fettine di prosciutto cotto
1 uovo
pangrattato di mais q.b.
sale q.b.
bollite tre zucchine fatte a pezzetti..scolatele sino a perdere l acqua...schiacciatele con una forchetta unite un uovo un pizzico di sale tre fettine di prosciutto sminuzzato e del pangrattato di mais quanti basta sino a renderle lavorabili...formate delle polpette schiacciatele a mo di hamburger...ripassatele nel pangrattato e friggete in olio caldo
mercoledì 25 giugno 2014
penne al salmone..senza lattosio, lievito e glutine....con philadelphia!!!!!!!!!!
INGREDIENTI:
per 2 :180 gr di pennette al mais, 175 gr di philadelphia senza lattosio, 100 gr di salmone, 1 pomodoro, sale q.b. prezzemolo q.b
PREPARAZIONE :
cuocete la pasta , in una padella cuocete il salmone sminuzzato con un mestolo di acqua di cottura della pasta , unitene ancora se evapora e il salmone non è ancora cotto in tutte le sue parti (in 3/ 4 minuti dovrebbe essere pronto), recuperate dal pomodoro la sua polpa e unitela al salmone insieme alla philaphelpia e un pizzico di sale, cuocete ancora per pochi minuti, evitando che il formaggio si secchi , deve manterene una consistenza cremosa. scolate la pasta,tenendo tre cucchiai di acqua, unite il liquido e la pasta ,al salmone e mescolate per bene, spolverate con prezzemolo tritato e servite. ( se non allergici al lievito potete aggiungere un cucchiaio di brandy all'inizio, quando cuocete il salmone con mestolo di acqua di cottura)
Ciao a tutte voi...mi scuso per i pochi post , per il non venirvi a trovare spesso, per le foto fatte con il cell e non più con tanto di scenografia e macchina fotografica digitale, ma il tempo è tiranno e se voglio che i miei progetti per la diffusione della cultura del senza glutine prendano piede devo lavorare tanto su quello oltre che portare avanti il mio vero lavoro e dedicarmi ai molti affetti che ho e ai quali non rinuncerei mai perchè se ho l'energia per tante iniziative lo devo solo alla carica che gli affetti mi danno ogni giorno......forse ci siamo...forse finalmente il progetto del senza glutine prende piede..forse finalmente il mio sogno del grido in tutta Italia...se siete allergici siate comunque felici...diventerà realtà.......se lo diventerà lo saprete...!!!!!!!
martedì 17 giugno 2014
PASTA AL SUGHETTO DI PESCE SPADA PER CELIACI E NON
RICETTA E SPIEGAZIONE VELOCE:
1 fetta di pesce spada fresco fatta a cubetti e fatta rosolare per 5 minuti in padella con un goccio d'olio scaldato con poca cipolla tritata e un pizzico di sale.; aggiungere 5 pomodorini tagliati in spicchi lasciare cuocere altri 5 minuti, sino ad appassimento degli stessi. cuocere la pasta,(al mais se celiaci), scolarla, unirla al sughetto, mantecare con una spolverata di pan grattato (al mais se celiaci), pepe nero a piacere,e prezzemolo.....portare in tavola e mangiare!!!!!!!!!!
1 fetta di pesce spada fresco fatta a cubetti e fatta rosolare per 5 minuti in padella con un goccio d'olio scaldato con poca cipolla tritata e un pizzico di sale.; aggiungere 5 pomodorini tagliati in spicchi lasciare cuocere altri 5 minuti, sino ad appassimento degli stessi. cuocere la pasta,(al mais se celiaci), scolarla, unirla al sughetto, mantecare con una spolverata di pan grattato (al mais se celiaci), pepe nero a piacere,e prezzemolo.....portare in tavola e mangiare!!!!!!!!!!
lunedì 9 giugno 2014
diffondere la cultura del senza....
cari miei amici...non mi sono dimenticata di
voi..ma sto lavorando per vari progetti affinchè il mondo del senza
venga conosciuto e mostrato fuori, affinchè ogni nostro sforzo, dal
cucinare senza al sensibilizzare la società, non sia vano...io ci credo
che un giorno l'allergico non temerà piu' un pranzo fuori....deve essere
cosi...ed io sto provando a dare il mio contributo.....CORSO DEL SENZA
ALL' Academia Barilla
mercoledì 21 maggio 2014
cibus parma un mondo per tutti e per il free from!
Premessa:
Perchè ho deciso di partecipare al cibus e proporre questa relazione
Da 7 anni , diagnosticatemi le allergie alla famiglia dei lieviti, e al frumento e l'intolleranza al lattosio, il mondo dei "cibi senza" è diventato oggetto di mio interesse e studio, nasce da allora il mio blog , la mia pagina fb , il mio libro "deliziose intolleranze"
( http://www.ibs.it/code/9788898063239/urso-simona/deliziose-intolleranze-ricette.html)
e la mia voglia di approfondire e conoscere ogni aggiornamento o evento che possa incamminarmi verso maggiore conoscenza di questa realtà, affinchè ogni passo verso di essa sia sempre meno incerto e possa spianare il cammino a chi ancora inciampa e teme di cadere.
Evento:
5 MAGGIO CIBUS PARMA: Fiera biennale e sempre tanto attesa a Parma, città dell'alimentazione. Per la diciassettesima volta, il salone permette alle aziende alimentari di esporsi in questa grande vetrina enogastronomica con un proprio stand allestito e arricchito con prodotti orgogliosamente italiani.
Io sono presente all'evento, non più in veste di visitatrice quindicenne che ignora interi salumi e formaggi pregiati,da portare a casa perchè offerti dalle ditte, e preferisce imbattersi in una furiosa raccolta di caramelle e cioccolatini, ma in qualità di foodblogger-addetta stampa, grazie alla possibilità offertami dall'associazione "I Love Italian Food": realtà no profit che nasce dalla grande passione per il cibo e la cucina italiana.http://www.iloveitalianfood.org/?lang=it
Il cibus, osservato con occhi adulti, ha un sapore raffino, mi invade un profondo senso di appartenenza alla mia Nazione: gli stand sono tantissimi, impossibile visitarli tutti in una sola giornata, ci si avvince tra i sapori e i colori della Sicilia sino a giungere ai salumi tipici della Val D'Aosta, passando per tutti gli altri stand regionali; sembra essere visitatori dell'Italia in miniatura ma ,questa volta ,a far da padroni non sono i monumenti riprodotti in piccola scala, bensi i buoni sapori, la buona tavola;e cosa unisce più di una tavola apparecchiata? Lo dicevano anche Garinei e Giovannini nella loro commedia "Aggiungi un posto a tavola".
Il rischio, in queste occasioni fieristiche, è dimenticarsi di una realtà di nicchia ma in forte espansione che vede protagonisti i soggetti con avversione al cibo. Ma, per l'occasione del cibus, per il secondo anno ,è stata aggiunta una sedia al tavolo dei prodotti tipici, dedicandosi all'area del "free from": cibi liberi da allergeni, integrando cosi anche me, che ritorno al cibus con entusiasmo, nonostante le mie allergie da poco diagnosticate e con l 'intento di approfondire l'argomento del senza, intervistando alcuni referenti delle ditte di categoria o le ditte che producono cibi comuni ma che dedicano un area al free from;
quasi tutti, hanno accettato di buon grado l'iniziativa invitandomi al loro tavolo e proponendomi alcuni assaggi di prodotto. Le domande sono state essenzialmente 4:
-Quando è perchè nasce l'idea di imbattersi verso il mondo del senza?
- L'iter per aprire, gestire e mantenere in sicurezza,senza rischio di contaminazione, uno stabilimento di prodotti senza è molto più impegnativo e costoso rispetto all'apertura di uno stabilimento di prodotti comuni?
- Cosa si sentirebbe di dire ad un soggetto neoallergico riguardo il nuovo mondo alimentare che gli si prospetta?
- Perchè un soggetto non allergico, non avendo costrizioni di dieta,dovrebbe provare almeno a conoscere il mondo delle avversioni al cibo?
di seguito, per chi volesse approfondire l'argomento , indicherò un sunto delle inteviste, i link che riportano ai prodotti delle ditte, e mostrerò la storia dell'azienda produttrice , perchè se c'è una cosa che ho percepito, dagli sguardi e l'entusiasmo di raccontarsi di ogni singola persona con cui ho avuto il piacere di parlare ,è che, prima di ogni investimento, produzione e ricavo, ogni realtà aziendale è supportata da una storia. Una storia fatta da" fondatori di idee" che hanno sfidato i tempi e le paure e hanno reso i loro progetti , realtà. In un Italia in piena crisi economica si risponde con il rilancio e il rischio di nuove linee di investimento, nuovi orizzonti, nuove sfide. Questa è l'Italia, lettori cari, questa è la forza che ho respirato dentro il Cibus, questi siamo noi indipendentemente dall'essere del sud, del nord ,del centro, allergici e non. Chiudo con una frase che più identifica il mio pensiero riguardo questa mia esperienza al Cibus e che rende omaggio all'associazione che mi ha concesso tutto questo: "I LOVE ITALIAN FOOD".
Interviste
martedì 15 aprile 2014
torta di mele senza glutine latte e lievito
ingredienti
90 gr farabella per dolci /oppure farina oo
90 gr margarina vegetale* (provamel .no latte e glutine)
80 gr zucchero a velo*(easyglut senza glutine)
3 mele golden
1uovo e un albume
un limone
2 cucchiaio di zucchero semolato
farina di riso q.b.(vitalnature ha la consistenza perfetta)
PREPARAZIONE:
tagliate in pezzetti 2 mele e lasciatele in ammollo nel succo di limone con due cucchiai di zucchero per 20 minuti
lavorate 8o gr di margarina con lo zuchero a velo e un pizzico di sale , sino ad ottenere un composto spumoso, unite il tuorlo e gli albumi montati a neve. setacciate la farina e mescolate. unite le mele scolate accuratamente dal liquido di limone
imburrate una teglia e infarinatela con la farina di riso. versatevi l'impasto e adagiate in superfice, in modo circolare la terza mela tagliata in spicchi sottili.
cuocete in forno già caldo a 180° per circa 50 minuti(fate la prova stuzzicadenti)
a 40 minuti dalla cottura spolverizzate la superficie della torta con due cucchiaio di zucchero e irrorate con 10gr di margarina fusa
terminate la cottura, sfornate
lasciate raffreddare, ottima il giorno dopo spolverata con zucchero a velo.
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